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~ In questo nostro Paese c'è rimasta soltanto la Speranza; Quando anche quest'ultima labile fiammella cederà al soffio della rassegnazione, allora chi detiene il Potere avrà avuto tutto ciò che desiderava!

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Sondaggio per la Grazia a Fabrizio Corona

20 martedì Gen 2015

Posted by giacomoroma in Cronaca, Giustizia, Notizie

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carcere, detenuti, Fabrizio Corona, giustizia, Grazia Fabrizio Corona, notizie, riabilitazione, rieducazione, Vallettopoli

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Caso Cucchi: La Vergogna Italiana del XXI Secolo

17 lunedì Nov 2014

Posted by giacomoroma in Cronaca, Ingiustizie, Malagiustizia, Morti di Stato, Notizie, Politica, Riflessioni

≈ 9 commenti

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carcere, Cucchi, detenuti, Ilaria Cucchi, magistratura, Malagiustizia, Morti di Stato, notizie, polizia, reclusi, Rivoluzione, Stato, Stefano Cucchi

>>>ANSA/CUCCHI: IMPUTATI TUTTI ASSOLTI, IL DOLORE DELLA SORELLAilaria e stefanoCucchidownloadAvv.Cucchi

Guardavo per l’ennesima volta i video dell’Appello del caso Cucchi, e guardavo anche le interviste fatte alla sorella Ilaria, al padre e alla madre.

Ogni volta che lo faccio, mi sorprendo ad essere sempre più stupito; non ci sono davvero più parole per descrivere il limite di sottomissione a cui ci hanno portato. Un limite indegno e vergognoso… ma un limite che gli è stato concesso!!

Qui non c’è più niente che abbia un valore: Il nostro pensiero e la nostra indignazione, così come la nostra rabbia e il nostro stupore non hanno alcun peso, l’unica sensazione palpabile è quella tristissima della sconfitta… dell’impotenza!!

Bisogna cominciare a rendersi conto che ci hanno ridotti ad un branco di “schiavi” – che di “branco” ha ben poco -, e prenderne consapevolezza nonostante possa non piacere ammetterlo!

Proprio così, perchè per quanto possiamo continuare a raccontarci che “noi non ci facciamo sottomettere da nessuno”, la realtà è ben diversa, e ciò che è stato fatto – e continua ad essere fatto – a Stefano Cucchi (e famiglia!), ne è la prova lampante. Oltre ad essere un qualcosa che ci riguarda TUTTI da vicino!

La storia di Stefano è uno schiaffo alla Dignità e al Diritto… è uno schiaffo alla VERITA’!!

Anche queste parole a dire il vero non hanno alcun senso, se non quello, personalissimo, di poterne parlare e poter dire liberamente quanto possa fare schifo questo Paese “Barzelletta”: un Regime mascherato che non mostra alcun rispetto verso il popolo.

Mentre nella nostra cara Italia ci sbattiamo per varare la legge di “Omicidio Stradale”; mentre seguiamo valanghe di casi di cronaca ad ogni trasmissione televisiva, in cui montano processi mediatici che condannano ancor prima dei Tribunali, e che spaccano indiscriminatamente intere famiglie distruggendone i rapporti; mentre ci ritroviamo nei nostri salottini a parlare di idioti come Corona, considerando se sia giusto o meno che stia pagando 13 anni “per due foto” (per due FOTO???? Ma dico… vogliamo scherzare?!!!) quando fuori ci sono assassini e stupratori, ecco, mentre ci ritroviamo a parlare di tutto questo, poi dobbiamo mandare giù un boccone così amaro da soffocarci, restando a guardare senza alcuna possibilità di reazione L’OMICIDIO di un ragazzo di 31 anni che viene fermato con un po’ d’erba. Un fermo che gli costerà la vita!!!

Ma allora di che cazzo vogliamo parlare??!

Con quale coraggio questi bastardi maledetti che detengono il potere, e ai quali abbiamo messo in mano le redini del nostro Paese, si siedono sulle loro poltroncine dorate rivendicando a gran voce la “certezza della pena”??

Dove sta la “certezza della pena” di Stefano? Non c’è, certo, non ci può essere, perchè la pena va applicata ad un individuo, e la morte di Stefano non ha colpevoli!!!

“Stefano era un drogato; Stefano era uno spacciatore; Stefano conduceva una vita dissoluta; Stefano non nutriva alcun amore verso se stesso, e perciò la fine che ha fatto è stata diretta conseguenza del suo stile di vita. Bisogna farla finita di cercare capri espiatori e colpevoli tra le forze dell’ordine!!! “

E ora ditemi, cosa possiamo fare noi, e come dovremmo sentirci, quando a pronunciare le parole appena dette è un ex sottosegretario del nostro Governo?

Questo Paese è morto, non ha più anima! Le persone che lo guidano pensano soltanto a riempirsi le tasche a discapito del popolo e si sentono invulnerabili. Noi non abbiamo né i mezzi né la forza di reagire, li lasciamo fare regalandogli sempre più spazio di manovra, e finchè fossero stati “soltanto” i soldi ok, ma adesso con la storia di Stefano, che alcuni di loro si lasciano andare a vomitevoli e vergognose esternazioni, abbiamo raggiunto il livello di follia più totale!!

Dovrei anche dire che non bisogna mai dimenticarsi del povero Aldrovanti, di Giuseppe Uva che, come Stefano, ancora non ha avuto giustizia. E si potrebbe citarne altri, volendo, ma qui si parla di Cucchi e della sua Famiglia, che sta vivendo la più grande infamia che si possa vivere.

Un padre e una madre che hanno perso un figlio, una sorella che ha perso un fratello, e che ora si ritrovano a doversi difendere. Un’intera famiglia passata dalla parte dell’imputato, che si ritrova a doversi giustificare come se fosse lei stessa la causa di tutta quest’assurda situazione.

Addirittura una sorella, Ilaria, che viene accusata di sfruttare e strumentalizzare la morte del fratello per intraprendere la Carriera Politica!!

Ooooooooohh!!! Ma dico… Stiamo sbroccando???!!!!!!!!!

Gintografie di Stefano post-mortem portate in aula che basterebbero da sole per chiudere il processo; un ragazzo che entra sulle sue gambe in Caserma e che ne esce coi piedi davanti; Un detenuto straniero che la mattina del processo per direttissima, nei sotterranei di P.le Clodio vede Stefano, per poi sentirlo urlare come un pazzo nella cella in cui era rinchiuso – in quel momento con le guardie penitenziarie del Tribunale -, e che appena dice due parole sui fatti viene tirato pe’ l’aria e trasferito dal carcere in cui era detenuto, presso un’altra struttura penitenziaria SCONOSCIUTA, sparendo dalla circolazione e non venendo più rintracciato e richiamato a testimoniare; un’autopsia che parla della vertebra L3 ed il coccigee fratturati, nonché il riscontro delle palesi tumefazioni sparse un po’ in tutto il corpo…

Insomma, ditemi voi… che cazzo altro servirebbe per individuare la causa della morte nel pestaggio subito??

E se anche fosse morto per inedia come vogliono farci credere, perchè allora in sede d’Appello sono stati assolti infermieri e dottori del Sandro Pertini??

E poi, se anche Stefano fosse stato lasciato morire di fame e di sete, non ci sarebbe comunque una corresponsabilità da parte delle Guardie che l’hanno tenuto in custodia pestandolo e spedendolo all’Ospedale?

Voglio dire, se Stefano non fosse stato pestato non sarebbe dovuto essere ricoverato, e se non fosse stato ricoverato non sarebbe morto di fame!!

So che può sembrare contorto come discorso, se vogliamo dare ad ognuno le proprie responsabilità, ma qui non si sta parlando di una scazzottata da bar, nella quale chi rimette se ne va all’Ospedale, e da lì in poi sono affari soltanto di chi lo cura. Qui stiamo parlando di una persona che è stata per 6 interi giorni nelle mani degli Organi dello Stato, compreso l’Ospedale stesso che ricovera i detenuti nella sezione protetta della Struttura, un vero e proprio braccio detentivo, con tanto di camere-celle chiuse a chiave e con le sbarre alle finestre, camere piantonate h24 da guardie carcerarie. E quindi, per quanto mi riguarda,non solo la causa, ma anche le responsabilità della morte di Stefano vanno ricercate dal primo momento del fermo!!

Ma queste sono ancora una volta parole nulle, ed è proprio questa la maledetta impotenza che ti lascia disarmato. E’ davvero frustrante!

Non c’è niene da fare, quello che sconcerta e lascia attoniti della storia di Stefano, è la PALESE e lampante evidenza dei fatti, contro i quali i Giudici ed altri organi dello Stato stanno inspiegabilmente e vergognosamente remando contro!! Perchè??? Cosa c’è di così complicato da capire? Cosa c’è di così ambiguo ed oscuro in questa storia da non riuscire a renderlo chiaro, quando invece è cristallino per l’Italia intera??!!! Stefano è entrato SANO in caserma. Magro, certo, ma SANO!! E oltre ad esserne uscito morto, ne è uscito devastato nel corpo!!

Questo è un FATTO che nessuno può cambiare, e noi vogliamo CONDANNE E VERITA’!!!

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Teletu: una vergogna Nazionale

16 giovedì Mag 2013

Posted by giacomoroma in Notizie

≈ 463 commenti

Tag

adsl, fregature, internet, notizie, teletu

teletu

In questo post non troverete numeri ufficiali o link a suffragio delle mie parole, e questo per due semplici motivi: il primo è che tutti coloro che – per loro fortuna – non dovessero essere clienti teletu, ma che comunque dovessero essere interessati all’articolo per pura curiosità, o perché magari era nelle loro intenzioni passare a tale servizio, potranno avere riscontro di quanto leggeranno andando semplicemente nell’area dell’Ass. Tecnica del sito ufficiale di teletu, e facendosi un bel giretto tra gli oltre 700 commenti di tutti quei poveracci che, come me, hanno sciaguratamente deciso di diventare clienti teletu.

Il secondo motivo, invece, è che tutte le povere persone che invece stanno già pagando questa miserabile compagnia telefonica, non avranno bisogno di nessun numero o link di sorta per sapere, purtroppo a loro spese, che tutto ciò che sto dicendo è la sola, pura e sacrosanta verità.

Questo scritto vuole essere una sorta di denuncia e un chiaro sputtanamento allo stesso tempo, ai danni di una società che, di fatto, truffa milioni di persone in tutt’Italia.

Voi direte: addirittura?

Ebbene si! O perlomeno io non trovo altra definizione per giudicarne l’operato.

Ma cominciamo dal principio…

Qualche mese fa (circa 5 o 6 mesi al massimo), cominciai a ricevere moltissime telefonate dagli operatori telefonici di teletu, i quali per un certo periodo continuarono insistentemente nel tentativo di convincermi ad usufruire dei loro servizi, in quanto, a detta loro, oltre ad essere di ottima efficienza, erano anche servizi offerti a costi vantaggiosissimi rispetto alle altre Società telefoniche.

Insomma, stavano facendo il loro lavoro, né più né meno di ciò che fa ogni società telefonica che vuole acquisire un cliente, e così, verificati i prezzi effettivamente vantaggiosi, e considerato il fatto che tanto avrei dovuto mettere il servizio Internet in casa, decisi di accettare e mi abbonai. Da quel momento, però, cominciò un incubo!

Dopo praticamente neanche una settimana dall’allaccio alla loro linea, il segnale di internet cominciò ad andare e venire decine di volte al giorno, rendendo snervante la navigazione e, spesso, costringendomi a lasciar perdere per la disperazione a causa della troppa lentezza.

Inizialmente attribuii la colpa di tutto ciò al fatto che magari fossi io a non aver collegato i cavi nel modo giusto, o magari all’eventualità che potessi aver messo male i filtri che vanno collegati alle prese telefoniche nelle quali erano collocati gli apparecchi telefonici. Così ricontrollai tutto daccapo e, per essere certo che non dipendesse da me, collegai il router direttamente alla presa telefonica principale. Ma non cambiò assolutamente nulla.

Inoltre mi resi conto che, a differenza di prima che mi abbonassi, l’apparecchio telefonico ora emetteva uno strano fruscio che non aveva mai fatto, peggiorando notevolmente anche la qualità audio delle chiamate.

A quel punto cominciarono le mie prime telefonate all’assistenza tecnica per avere indicazioni su come risolvere certi problemi.

Fu allora che mi resi conto della totale incapacità degli operatori telefonici, in grado di dire sempre e solo le stesse cose a prescindere da chi fosse a rispondere. Nel senso che mi venivano dette le stesse identiche cose sia dall’operatore che contattavo per esempio oggi, piuttosto che da quello che contattavo domani, senza peraltro risolvere MAI il problema (Voglio chiarire che per “sempre le stesse cose” – riferito a ciò che dicevano gli operatori -, intendo dire che avevano una certa e ristretta gamma di risposte, diverse tra loro, ma che  nelle tante telefonate fatte, avevo riscontrato essere sempre le stesse identiche, dette a giro e a seconda delle domande da me rivolte).

Andai avanti così fino al giorno che, circa un mese e mezzo fa, la linea mi abbandonò completamente, e rimasi del tutto tagliato fuori. Né più Internet, né più linea telefonica!!

Passato tutto il primo giorno in queste condizioni, nella speranza che da un momento all’altro la linea tornasse, alla fine chiamai l’assistenza clienti che mi disse, con molta semplicità, che a causa di una “Macro” la linea non sarebbe stata ripristinata prima dell’intervento in centrale da parte di un tecnico, ma che non sapevano darmi informazioni sulle tempistiche dell’intervento anche se, pensavano, nel giro di un paio di giorni tutto sarebbe tornato come prima. Cioè un cesso!!

Fatto sta che la linea tornò dopo otto lunghi giorni, durante i quali, come immaginerete, impazzii continuando a telefonare e sentendomi rispondere ogni volta con una cazzata diversa, scelta chissà con quale criterio tra la famosa e ristretta gamma delle risposte messe – chissà da chi – a loro disposizione.

Avrei guardato indietro a questi otto giorni con occhi positivi, se solo le cose fossero cambiate dopo il ritorno della linea telefonica, ma purtroppo le cose rimasero tali e quali a prima, con il fruscio nelle orecchie ad ogni telefonata, e l’adsl che continuava a disconnettersi decine di volte al giorno, costringendomi ogni volta ad alzarmi per spegnere e riaccendere il modem (voglio fare due precisazioni: la prima è che non è il mio modem a non funzionare bene, in quanto per cominciare è nuovo, e poi ho tentato con altri due modem differenti. Oltre ad aver riscontrato lo stesso problema da moltissime persone che hanno lasciato i loro commenti nel sito di teletu. E l’altra precisazione è che, ancora oggi, i problemi sono gli stessi identici).

Come dicevo all’inizio di questo post, sto scrivendo per sporgere una sorta di denuncia pubblica a tutela di tutte quelle persone che hanno intenzione di abbonarsi a teletu, o che quantomeno avrebbero l’intenzione di farlo. PER CARITA’, MI RACCOMANDO… DIFFIDATE. ANZI, DESISTETE!!

Oltre a tutti i disagi che finora vi ho esposto, c’è dell’altro da dire. Voi direte: che altro ci può essere da dire?

Bè, c’è da dire che oltre alle questioni di carattere prettamente tecnico come quelle riportate qui su, ci sono poi altre pecche e svantaggi che teletu può annoverare nella lista delle sue inefficienze. Per cominciare, molti dei centralinisti che lavorano all’assistenza clienti sono tremendamente maleducati e paurosamente incompetenti, e per darvene un piccolo esempio vi riporterò una delle ultime telefonate che ho fatto in assistenza proprio in questi giorni, dato che come ho accennato più su, anche oggi, proprio mentre sto scrivendo questo post, esattamente come un mese e mezzo fa mi trovo senza segnale in casa da sabato 11 Maggio (siamo al 16!!).

Telefonata di Sabato 11 Maggio (primo giorno senza linea):

  • Io: Buongiorno, sono un vostro cliente che… (e spiego della mancanza di linea)

  • Centralinista: Un attimo che guardo (…) eeh, si, vedo che ha un guasto sulla linea.

  • Io: Un guasto? Sa dirmi di cosa si tratta? Quanto ci vuole per ripararlo?

  • Centralinista: Emmh… no, senta, non sono in grado di dirle di cosa si tratta, cioè, non so che tipo di guasto sia, però ascolti, oggi è sabato e i tecnici sabato e domenica non lavorano, ma lunedì ripareranno il guasto e riavrà la linea telefonica e la connessione ad internet. Stia tranquillo.

  • Io: Lunedi? Ok, grazie. Buona giornata.

Telefonata di Lunedì 13 Maggio (terzo giorno senza linea):

  • Io: Buongiorno, ho telefonato sabato per un problema sulla linea telefonica, mi è stato detto che c’era un guasto e che sarebbe stato risolto lunedì, ma ormai siamo alle 19.00 e qui è ancora tutto come prima. Mi sa dire qualcosa, per favore?

  • Centralinista: Allora, si, vedo in effetti che ha un guasto, ma questo guasto però ce l’ha da sabato stesso. Cioè il giorno in cui ha telefonato.

  • Io: Si, si, certo, gliel’ho detto. Da sabato.

  • Centralinista: Emh, guardi, non so con chi ha parlato lei, ma non è possibile che le abbiano detto che oggi sarebbe stato risolto, perché in caso di guasti alla linea ci vogliono tre giorni lavorativi per la riparazione. Quindi, se i suoi problemi sono cominciati sabato, vuol dire che bisogna aspettare Mercoledì. Entro quel giorno la sua linea sarà ripristinata.

  • Io: Senta, guardi, io ho parlato con una sua collega, e se le dico che mi è stato detto che lunedì sarebbe stato tutto risolto è perché è così. Non ho motivi per cui inventarmi una risposta. Comunque non è carino che si prendano in giro i clienti. Se bisognava aspettare mercoledì era giusto dirlo subito. Comunque non fa niente. Tanto non ho alternative, no?!

  • Centralinista: No, proprio non si può fare niente. Arrivederci! Click. (mi attacca in faccia).

Telefonata di Mercoledì 15 Maggio (quinto giorno senza linea):

Faccio il numero… musichetta… attesa di quattro minuti circa. Risponde un tizio il quale, non appena comincio a parlare mi interrompe parlandomi sopra e mi dice: Aspetti in linea le passo l’assistenza! Click!… musichetta… attesa di un paio di minuti, poi si apre la comunicazione e sento sghignazzare e ridere. Parlo, chiamo, alla fine urlo, ma niente, continuano le risate. Dopo circa un minuto e mezzo di risate si richiude la comunicazione… musichetta… attesa di circa otto minuti. Sto snervando. Finalmente mi risponde un operatore:

  • Io: Pronto? Mi scusi, ma questo è il modo di trattare le persone? Sono…

  • Centralinista: (non mi fa nemmeno finire la frase e mi parla sopra) Perché, cosa succede?

  • Io: Spiego un po’ spazientito tutto quello che è successo e, per tutta risposta, mi interrompe di nuovo parlandomi ancora sopra…

  • Centralinista: …beh, non posso sapere io quel che fanno gli altri, si lamenti con chi crede. Oltre questo c’è qulacos’altro?

A quel punto mi rompo i coglioni e comincio a rispondere male, dopo un quarto d’ora di discussione mi attacca in faccia!!! Però mi sono sfogato, perché ad un certo punto ho perso ogni forma di educazione e ho sparato a zero. Embè… quanno ce vo’, ce vo’!!!

Richiamo di nuovo:

  • Io: Spiego il problema

  • Centralinista: Senta, io qui vedo il guasto, ma non è stato riparato. L’ultimo rapportino che vedo segnalato qui risale a ieri, ma ci vogliono ancora 48 ore per aggiustare il guasto!

  • Io: NO!! Cioè, ma prendete per il culo la gente voi?

…Discussione che non sto qui a scrivervi ma che tanto, ovviamente, non ha cambiato nulla.

In tutto questo, non vi ho ancora detto un ulteriore cosa scandalosa, molto furbetta e remunerativa da parte di teletu: Il numero verde che teletu mette a disposizione dei clienti, funziona solo ed esclusivamente dal telefono fisso.
Certo, voi direte “mica è una novità”, e avete ragione, perchè praticamente tutte le compagnie telefoniche usano questo sistema. Ma se ci pensate è un controsenso assurdo, dal momento che se sopraggiungono problemi di connessione sulla linea, e quindi il telefono per ovvie ragioni è fuori uso, come si può pensare che il cliente possa usufruire del numero verde?? L’alternativa sarebbe quella di alzare le chiappe ed andare a telefonare da casa di un amico, o che so, in cabina, ma magari non si tiene conto dei milioni – senza esagerazione – di clienti che hanno disabilità, o che non hanno nessuno, o che semplicemente sono troppo anziani per alzarsi e uscire a fare quella che per noi può essere una semplice telefonata. Quindi, vuol dire che per contattare l’assistenza clienti, l’alternativa – per questa valanga di persone – è quella di utilizzare un cellulare, dal quale andrà composto sempre il medesimo numero verde, pagando però una tariffa ad un costo al minuto che varierà a seconda del proprio operatore telefonico. Ecco… questi sono i “servizi” che offre la tanto pubblicizzata ed economica
teletu!!

Spero di essere stato abbastanza chiaro, e di aver messo a disposizione qualcosa di utile su cui riflettere per tutti coloro che avevano o hanno intenzione di passare a questo servizio.

Dato che non è possibile parlare con i vertici dell’azienda, come avevo richiesto di fare, ma ho trovato il modo di contattarli tramite raccomandata con ricevuta di ritorno ad un indirizzo rimediato tramite conoscenze, mi piacerebbe sapere se all’interno di questo sito dovessero esserci altri clienti teletu che hanno avuto problemi analoghi ai miei.

Vorrei questa informazione perché considero il servizio di questa Società assolutamente irregolare e fuori dai parametri di legge, in quanto non offre ASSOLUTAMENTE il servizio che promette e garantisce nel momento in cui, attraverso i suoi rappresentanti, contatta i potenziali clienti con i quali cerca di chiudere nuovi contratti.

In base alle persone che troverò nella mia stessa situazione (ed ho riscontrato dal sito di teletu che ce ne sono, e molti!!), vorrei tentare di agire ai loro danni con una raccolta firme che sarà poi inoltrata agli organi di competenza.

Fermiamoli tutti, non solo la macchina politica, ma anche le Società che rubano devono chiudere e sparire. Basta farsi rubare i soldi!!!

Ciao a tutti e grazie del tempo che mi avete concesso.

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Una marcia di 60.000.000 di uomini

13 lunedì Mag 2013

Posted by giacomoroma in Personali, Politica, Riflessioni

≈ 7 commenti

Tag

conflitti, falsità, Grillo, L'unità del popolo, M5S, Movimento 5 Stelle, notizie, PD, PDL, Politica, Processi Berlusconi, Riflessioni, Rivoluzione, voce do Popolo

manifestazione2

 

Si avverte a stento, è  ancora soltanto un brusio, come quel rumore lontano che si percepisce  appena, quando le prime bollicine rilasciano timide la loro reazione primaria al calore, ma che danno il segnale, chiaro e inequivocabile, che di lì a poco sentirai il rumore sussultorio dell’ebollizione!

Così è quest’Italia oggi, una sorta di grande pentola a pressione senza valvola di sfogo, lasciata pericolosamente bruciare sul fuoco della disperazione, della delusione, dello scontento generale e della sensazione che, nonostante si cerchi di combattere con le unghie e con i denti, questa grande giostra chiamata quotidianità, fatta girare sempre più velocemente da un macchinista – lo Stato – sadico, ingordo e impazzito, ci stia togliendo ogni mezzo con il quale tenerci stretta ancora una piccola fetta di dignità. E una pentola a pressione che non si lascia sfiatare mai, per una questione fisica è prossima all’esplosione.

Un paio di giorni fa, a Brescia, il Sig. Berlusconi ha tentato ancora una volta di parlare in Piazza, di andare a fare opera di convincimento e, soprattutto, è andato com’è il suo solito – ormai dopo ogni processo che lo riguarda – a lamentarsi di una magistratura che lo “perseguita” da ben 20 anni.

Ma questa volta le cose hanno preso una piega molto diversa da quella della scorsa volta a Bari, perché l’esasperazione della gente comincia a raggiungere livelli che superano la soglia di sopportazione comune, e così, il nostro B., si è ritrovato una Brescia completamente spaccata in due, dove la metà della Piazza anziché osannarlo come di solito lui è abituato sentirsi, l’ha attaccato, offeso e insultato senza troppi riguardi.

Questo atteggiamento di massa, questa mobilitazione di gente che si è mossa in contemporanea per andare a gridare la propria rabbia e frustrazione, non però contro lo Stato nella sua totalità come di solito accade, ma nei confronti di una persona ben precisa, è un avvenimento direi indicativo  rispetto a quello che potremmo chiamare il “termometro” della disponibilità e dei buoni propositi.

Il popolo è stremato, stanco, sfiancato dalle promesse mai mantenute, dalle aspettative mai realizzate, ma, soprattutto, è stanco di dover rinunciare a tutto sempre e soltanto lui. Mentre, tra l’altro, continua a vedere lo stesso identico atteggiamento di sempre, e se vogliamo ancora più antipatico perché spacciato per un atteggiamento nuovo e propositivo da parte del Governo.

Abbiamo assistito per l’ennesima volta ad una presa per il culo colossale, ci siamo dovuti cibare questa grandissima barzelletta del Governo delle larghe intese, spacciato come unica soluzione di Governo, “perché non c’era altra alternativa”, perché il Paese aveva bisogno di ripartire, perché ci stavamo avvicinando sempre di più al baratro economico (è possibile fare di più??) e così via. Ma le cose, come sappiamo, stanno molto diversamente.

 

Se ci fermassimo un momento e ci regalassimo 10 minuti solo per ascoltare gli altri, ci accorgeremmo immediatamente che la necessità primaria che ogni politico e militante di                                                                                      qualsivoglia partito sente, è quella di trovare più errori possibili da attribuire al “nemico”.                                                                                     

Il PD ha condotto una campagna elettorale tutta all’insegna del “MAI E POI MAI AL GOVERNO DI LARGHE INTESE CON IL PDL”, “NON SCENDEREMO MAI A COMPROMESSI CON BERLUSCONI”, e poi… eccoci qua. In pratica il Governo ce l’ha in mano lui.

 

La cosa assurda, poi, è che ognuno deve trovare un capro espiatorio per sbarazzarsi delle proprie responsabilità. Il PD, per la nascita del Governo che abbiamo oggi, dà la totale responsabilità al Movimento 5 stelle in quanto – a sentir loro –, la situazione attuale si è venuta a creare in seguito agli innumerevoli tentativi di Bersani di formare un Governo PD/M5S, e da quest’ultimo rifiutati.

Ma ovviamente chiunque sia dotato di un minimo di buonsenso e di lealtà intima e personale con se stesso, sa benissimo che non è così, se non altro perché la prospettiva di un tale Governo non era mai stata neppure ipotizzata da chicchéssia, ma piuttosto, ciò che era stato proposto, anzi, richiesto da Bersani,  era la fiducia – da parte dei 5* –  ad un Governo PD guidato dall’ormai ex segretario, cosicché B. ne restasse fuori e non tornasse a Governare. Ma questo è ben diverso dal proporre un Governo da guidare insieme.

Quindi credo che il Partito Democratico debba prendersi le proprie responsabilità se oggi c’è un Signore chiamato Berlusconi che sta lì, ad influenzare nuovamente ogni decisione che riguarda il nostro Paese.

Questo anche perché, a conti fatti, prima di questo 2013 il M5S in Parlamento non esisteva affatto, ma questo non ha impedito a D’Alema, Bersani e compagnia bella di dare supporto al PDL per i vent’anni del regno Berlusconiano, con il quale hanno sempre cooperato e sub-governato. Quindi non capisco come mai oggi si senta tutta questa necessità di riversare la colpa sui 5* per la presenza di B. nella pole position del nuovo Governo.

Forse sarà esattamente per il fatto che questa volta c’era il Movimento 5 Stelle, e quindi un’alternativa, che ora sanno di non avere scusanti cui aggrapparsi?

Non si sa. Ciò che si sa, però, è che l’alternativa c’era davvero, concreta e reale! Ed è stata trascurata per pura antipatia nei confronti di chi, lecitamente, ha opposto duro contrasto a tutto ciò che ha ritenuto fosse inquadrato in direzione della  vecchia mentalità politica, e non per pazzia o divertimento, ma per una ben più concreta e inopinabile sfiducia, provocata da vent’anni di magheggi, sotterfugi e vere e proprie rapine ai danni del popolo.

 

Mi piacerebbe, però, che per una volta almeno noi – i cittadini, e non i politici –  riuscissimo si, ad analizzare ciò che il Governo ci sta riproponendo, ma che lo facessimo da popolo compatto, lasciando al di fuori dell’analisi ogni ostilità ideologica, ogni fede di partito, unendoci tutti in quel corpo unico chiamato Popolo che al di là delle militanze e della politica, ha gli stessi scopi e le stesse necessità. Perché solo così riusciremo ad essere più forti di loro, soltanto così potremo ritrovarci ad essere una moltitudine di persone. Ma omogenea e solida.

 

Se infatti riuscissimo a ragionare distaccandoci da quelli che sono i preconcetti partitici, che tanto ci distanziano come colori politici, quanto come persone in termini di visione della vita pratica, riusciremmo a rompere quelle enormi barriere alzate negli anni e alimentate proprio dall’attività politica stessa, dalle  idee che propone e genera, ma anche dalle sue utopie; dalle sue speranze, così come le sue illusioni.

Ecco, se riuscissimo per un attimo ad uscire da questi parametri, ci ritroveremmo in un secondo ad essere un unico, grande, enorme, immenso plotone: gli Italiani nella loro totalità! Una Testuggine di 60.000.000 di persone che attaccherebbero di petto questo Stato ladro e maledetto, che da più di vent’anni non fa altro che i propri interessi!!

Questo significherebbe abbattere ogni distanza tra noi, e, di conseguenza, togliere una grande forza, un’enorme risorsa che da sempre i Partiti utilizzano per tenerci sotto controllo.

 

Finché riusciranno a tenerci spezzettati  in mille tronconi (SEL, Fratelli d’Italia, PDL, PD, UDC, Scelta civica, M5S etc.), e di conseguenza anche distanti in termini di ideologie, noi ci ritroveremo sempre in una condizione di minoranza, non numerica, è ovvio, ma una minoranza di forza intesa nella totalità del suo significato, e cioè forza verbale, d’impatto, persuasiva e chi più ne ha più ne metta. E perché no, anche forza fisica!                                         

Voglio dire che continueremo ad essere sempre troppo prevedibili e controllabili. Proseguiremo a fare manifestazioni più o meno pacifiche, composte da un numero approssimativo di persone già da loro fin troppo conosciuto. Sapranno sempre come tenerci a bada, come arginarci, e questo perché oggi terrà una manifestazione il PD, domani il PDL e dopodomani Il Movimento 5 Stelle e così via.

Ma che cos’è che differenzia i sostenitori del PD da quelli del PDL, e quelli dei 5* da quelli di SEL, in termini pratici? Di vita reale??

Credo che la pressione fiscale sia insostenibile per tutti allo stesso livello, così come penso che un’età pensionabile più bassa, per mandare i nostri vecchi a godersi finalmente gli ultimi anni di vita in serenità e fare di conseguenza spazio ai giovani sia un interesse di tutti, così come sono convinto che tutti vorremmo una ripresa delle PMI per far tornare questo Paese a crescere e respirare e, diretta conseguenza, per avere più lavoro per tutti.

Insomma, potrei continuare all’infinito, ma penso di essermi spiegato.

Quello che sto cercando di dire, è che se ci togliessimo per un attimo dalla testa PD, PDL etc., diventeremmo un unico mega esercito di 60.000.000 di uomini, senza differenze ideologiche, senza stupidi rancori per cose che poi, in realtà, non abbiamo neanche fatto noi, ma chi ci Governa. E a quel punto la parola “manifestazione” perderebbe di significato, così come la parola “raduno”; e non ci sarebbero più marce su Roma, ma un’immensa marcia su quest’Italia! E a quel punto, gli rimarrebbe solo che alzare i tacchi. E pure svelti!! E inoltre non ci sarebbe Reparto Celere a sostegno di nessuno, poiché milioni di persone… puoi soltanto lasciarle passare!

 

Per chiudere voglio dire una cosa scontata, che sappiamo tutti, ma voglio ricordarla: Loro, i “lorsignori”, fanno con noi esattamente quello di cui si stava parlando qui su. Fanno finta che ci sia destra e sinistra, ma in realtà non c’è proprio più niente di tutto questo. Quella è una facciata che sono costretti a mantenere perché il Popolo possa andare a votare, e possa illudersi che nel Paese ci siano diverse posizioni, diverse mentalità, e con esse diversi modi, quindi, di intendere la vita e la governabilità del Paese.

In questo modo potranno rimanere lì, nell’Olimpo del potere e del benessere fin quanto vorranno, e fin quando, NOI, glielo permetteremo!!

 

E’ tutta un’associazione, un corpo unico, ed è ora che ci comportiamo di conseguenza. Svegliamoci ragazzi, e forse potremo cambiare, almeno in parte, questo Paese.

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Knox e Sollecito: Tutto da rifare. Questa Giustizia è una barzelletta!

02 martedì Apr 2013

Posted by giacomoroma in Cronaca, Malagiustizia, Notizie

≈ 2 commenti

Tag

Amanda Knox, Cronaca, Delitto di Perugia, Knoxi Foxi, Meredith Kercher, notizie, Patrick Lumumba, Perugia, Raffaele Sollecito, Rudy Guede

amanda e raffaele  gty_rudy_guede_nt_110921_wb meredith-kercher_62522t

Occhi azzurri, capelli biondi e lineamenti dolci, ma non è un angelo, la chiamano dark lady. Oppure, come lei stessa s’è soprannominata, possiamo chiamarla Knoxi Foxi. Nelle aule di tribunale l’abbiamo vista piangere, e forse qualcuno, intenerito, ha pensato che in fondo non centrasse più di tanto con quel fattaccio infame, e che lei, una ragazzina di appena vent’anni all’ epoca dei fatti, fosse solo un’immatura fanciulla che non si stava rendendo conto della gravità di ciò che era accaduto. Eh si, perché dopo aver perso in modo atroce la sua povera coinquilina, Meredith Kercher, anch’essa giovanissima studentessa inglese di 22 anni, apparentemente violentata ma certamente accoltellata più volte fino al colpo ferale  nella casa che condividevano a Perugia, la nostra – ormai – Amanda Nazionale, invece di sentirsi – come sarebbe stato normale – quantomeno confusa, addolorata o sconcertata per la tragedia che le era successa in casa, la si vedeva distratta e sbarazzina dedicarsi al suo dolce Raffaele, con il quale si lasciava andare ad atteggiamenti più o meno intimi a pochissime ore da quell’episodio orribile, che di norma avrebbe turbato qualunque persona di buon senso.
Raffaele, altro studente 23enne coinvolto nel caso, unico italiano di un gruppetto multietnico che ha dato vita ad una storia piena d’ombre, contraddizioni, bugie e false accuse. Lui, protetto a spada tratta dal padre e da tutto il resto della famiglia –  comprese Matrigna e sorella, quest’ultima tenente dei carabinieri –, i quali neppure per un momento si pongono il problema se possa essere stato davvero il loro Raffaele, finito in un gioco erotico sfuggito poi al suo controllo, uno degli autori di un delitto che di chiaro non ha nulla.
 
Ma non è finita qua, perché dobbiamo parlare di un altro ragazzo ancora, un Ivoriano di nome Rudy Guede – 21 anni a quel tempo -, unico del gruppo attualmente in carcere per questa storia. Ed è lecito quindi domandarsi: Perchè??
 
In effetti, riflettendo su questa storia, una storia che è ormai tristemente conosciuta a livello internazionale non solo per i fatti di cronaca che la caratterizzano, ma perché è un delitto maturato tra quattro ragazzi, ognuno di nazionalità diversa dall’altro, e, di conseguenza, un fatto di cui si sono occupate le reti televisive di ogni Paese coinvolto –  reti, ad esempio, come la BBC e la CNN -, si può arrivare alla conclusione che sotto accusa dovrebbero esserci più le forze dell’ordine che hanno svolto le indagini e i Giudici che se ne sono occupati, che gli imputati stessi.
 
Non va bene nulla, non funziona niente, e gli errori, clamorosi, partono già dalle primissime indagini della scientifica, quando assolutamente senza alcuna professionalità, alcuni poliziotti del R.I.S. esaminano la scena del delitto toccando parte dei reperti senza guanti, e sotto l’occhio attento delle loro stesse telecamere. Circostanze, queste, che vengono prontamente – ed ovviamente  – utilizzate in sede dibattimentale a difesa degli imputati dai loro avvocati.
Inutile ripercorrere tutte le tappe di un processo conosciutissimo da tutti, ma ciò che non si può fare a meno di domandarsi, è come funzioni il nostro sistema d’investigazione e d’indagine.
E’ assurdo pensare che in un processo in cui gli indizi sono a decine, in cui gli imputati mentono e arrivano ad accusare persone innocenti (Amanda Knox che manda in carcere Lumumba), e nel quale la scena del crimine in questione presenta tracce biologiche concrete, dalle quali vengono ricavati i profili genetici della vittima e di uno degli imputati, non si riesca a condannare in via definitiva le uniche persone che proprio quelle tracce biologiche trovate, collocano nel posto in cui è avvento l’omicidio. Questo è veramente sintomo di incapacità, e per più motivi.
Per avvalorare genericamente la tesi di questa incapacità del nostro sistema investigativo, si potrebbero menzionare alcuni dei casi di cronaca più noti degli ultimi anni, dato che se volessimo partire soltanto dall’anno in cui è accaduto il delitto di Perugia, e cioè il 2007, potremmo parlare dei casi di Yara Gambirasio e Roberta Ragusa, ancora senza responsabili, oppure quelli di Sara Scazzi e Melania Rea, che  se anche al momento hanno dei “presunti” colpevoli, sono anche questi, processi che ci stiamo portando dietro da ormai  troppi anni, e per i quali, in realtà, non c’è nessuna certezza o prova regina. Se non prove indiziarie e i sospetti della gente. E per quanto molte volte possa risultare antipatico, perché magari i dubbi che si nutrono nei confronti dei presunti responsabili sono forti, spesso quasi certezze, non si può e non si DEVE condannare senza una prova certa, e questo per l’incolumità di ognuno noi.
 
Ma tornando a Perugia, ciò che vorrei sapere è: Perché se Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” sulla base di perizie che annullano precedenti perizie, e che quindi mettono in discussione l’intero operato del R.I.S. e le ricostruzioni dei Giudici della Corte d’Assise di Primo Grado, allora Rudy Guede sta ancora scontando la sua condanna a 16 anni? E’ stato forse scelto un capro espiatorio? O forse era troppo scomodo, a quel punto, scarcerare tutti e lasciare impunito anche questo delitto?
Seppure molti potranno obiettare il fatto che la condanna di Guede è in via definitiva (quindi un procedimento chiuso); che lui ha ammesso la sua presenza sulla scena del delitto; che sono state trovate le impronte delle sue scarpe (impronte peraltro imputate inizialmente a Raffaele Sollecito, per poi dire in un secondo momento che erano invece compatibili con le dimensioni delle scarpe di Guede) all’interno della casa, questo non vuol dire che si può tenere in carcere una persona, se questa persona è collocata sulla stessa identica scena del crimine demolita nella sua analisi dalle controperizie fatte in Appello, soprattutto se queste nuove indagini scientifiche hanno portato alla scarcerazione di due imputati su tre.
Rudy Guede ha ammesso di esserci stato in quella casa, quella sera; ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale consenziente  con la povera Meredith (e non c’è stata alcuna perizia in grado di dimostrare che invece fosse un rapporto violento); così come ha raccontato di essere andato in bagno – circostanza accertata anche dal R.I.S. –  e aver sentito degli urli, in seguito ai quali si precipitò fuori dal bagno e trovò Meredith esanime sul pavimento, mentre vedeva un uomo fuggire via – che non riconosceva – e una donna di spalle che lo aspettava più avanti.
Poco credibile, siamo daccordo. Ma ciò non vuol dire che ad uccidere sia stato lui!
Questa tesi infatti, subì poi una modifica – avanzata sempre da Guede – quando qualche tempo dopo la condanna dell’Ivoriano, Mario Alessi (l’assassino del piccolo Tommaso) dichiarò ai Magistrati che Rudy Guede in carcere gli aveva confidato che era stato un terzo uomo – di cui non poteva rivelare l’identità – ad uccidere Meredith, e quindi, di fatto, questa nuova rivelazione oltre a scagionare Amanda e Raffaele, lasciava intravedere finalmente la fine di questa triste storia. Guede però smentì perentoriamente la dichiarazione di Alessi, e nell’occasione disse per la prima volta in aula, che non poteva essere stato nessun altro uomo ad uccidere Mez, in quanto “l’avevano uccisa Raffaele ed Amanda”.
Alla luce di questi fatti  non si può rimanere indifferenti, perché se una persona è considerata attendibile nei suoi racconti quando ammette la sua presenza nella casa al momento dell’omicidio, allora deve essere considerata attendibile nel complesso del suo racconto. Non si può decidere di prendere per buono soltanto ciò che si ritiene utile per l’iter giudiziario, e non credere invece ad altre cose (che poi sono legate a doppio filo con la stessa situazione) soltanto perché magari vanno a favore dell’imputato, oppure non collimano con la personale tesi sostenuta dell’accusa  
Si può contestare a Guede di non essere stato chiaro dall’inizio, di aver prima parlato di un uomo e una donna da lui non identificati, per poi correggere il tiro e dire di averli riconosciuti nelle persone di Amanda e Raffaele.
Questo non è giustificabile, ma c’è forse qualcuno che può mostrare un aspetto chiaro in questa vicenda?
Amanda stessa spedì in carcere Patrick Lumumba senza che avesse alcuna responsabilità, eppure è stata scarcerata! E poi… perché lo fece? Basta davvero non andare d’accordo con qualcuno per arrivare a farlo arrestare con un’accusa così infamante? O piuttosto le serviva di dare in pasto alla polizia e all’opinione pubblica un colpevole di facile presa e con meno difese possibili, per nascondere chissà quali verità e spostare, così, l’attenzione da un’altra parte? Magari su uomo di colore, che potesse più facilmente essere divorato dai pregiudizi?
Non si sa. Ciò che si sa, però, è che guarda caso di tre persone l’unica che sta scontando una condanna a sedici anni è Rudy Guede, Ivoriano di colore e figlio di nessuno nella nostra Patria, collocato sulla scena del delitto dall’espletamento dei suoi bisogni e dall’impronta di una scarpa. Quasi fosse stata la scientifica ad aver fatto un buon lavoro collocandolo lì, e non lui con la sua stessa ammissione.
Di fatto, il R.I.S. individua con certezza la presenza nella casa di Perugia dell’unica persona che non l’ha mai negata, mentre, per quanto riguarda coloro che hanno sempre sostenuto di non essere presenti in casa al momento dell’omicidio, l’unica cosa che ha saputo fare è stata quella di inquinare le poche prove biologiche che c’erano, dando modo agli avvocati difensori  e i perititi di parte, di demolire ogni perizia svolta nel Processo di primo grado, permettendo così l’assoluzione di Amanda e Raffaele. 
Ciò che ci si può augurare, a questo punto, è che dopo la sentenza di Cassazione del 25 Marzo, che annulla entrambe le assoluzioni e rimette tutto in mano alla Corte d’Assise d’Appello di Firenze, ci sia un Giudice più attento di quello che ha rimandato a casa Amanda e Raffaele. Ma questa volta non perché vogliamo vederli richiudere con le stesse confuse motivazioni e prove indiziarie dei precedenti processi, ma perché speriamo che se ci sarà qualcuno che dovrà scontare 25 o 26 anni di carcere, sia qualcuno verso il quale ci siano prove certe e schiaccianti. Così come è giusto che sia.
E ci auguriamo davvero che ci siano dei responsabili a pagare, perchè una ragazza di 22 anni non c’è più!
E tutto questo, infatti, mentre ci occupiamo sempre di più di chi deve pagare e non paga, e nel frattempo ci dimentichiamo il motivo per cui dovrebbe pagare:
                                                           Meredith Kercher.

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I Cittadini non devono interessarsi ai nostri soldi!!!

27 mercoledì Mar 2013

Posted by giacomoroma in Notizie, Politica

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Antonello Soro, ex PD, garante privacy, notizie, PD, Politica, Soldi Pubblici

soldi pubblici

Non è nostro diritto, è “sproporzionato” che noi sappiamo quanto entra nelle tasche dei nostri Politici!

Questo, come vedete dalla locandina del post, lo dice il “garante della privacy” Antonello Soro, e questo è anche l’inequivocabile segnale che, nonostante tutta la situazione surreale che stiamo vivendo, e che è arrivata a crearsi esattamente per i costi della Politica e soprattutto per le spese private folli, affrontate con il denaro Pubblico da questi signori, in realtà non hanno capito un benemerito ca**o!! Forse il fatto di sentirsi controllati crea disagio in questi personaggi, la condizione di “osservato” e non più di osservatore li innervosisce, perché senza dubbio deve essere antipatico sapere di essere sottoposto al controllo di milioni di persone che ormai non sono più disposte neanche a concederti un gelato per la prole, utilizzando quei soldi che, fino ad un soffio di tempo fa, venivano da loro utilizzati per le più disparate compere personali, che queste potessero comprendere vestiti, orologi, o buttate tra video poker e mignotte – escort, se preferite -, fino ad arrivare a prenotazioni di vacanze per l’intera famiglia e, in alcuni casi, ad acquistare uno yacht!!

Forse questo Sig.Soro dimentica il controllo capillare a cui ogni  cittadino è sottoposto, forse non ricorda che le ultime leggi fatte ci permettono di ritirare dai conti personali bancari soltanto somme liquide inferiori ai mille euro, creandoci a volte anche diversi disagi. Così come forse ha dimenticato che ormai siamo arrivati ad un livello tale di controllo, che le banche registrano persino le ricariche che facciamo ai nostri telefonini, e che non siamo neanche più padroni di andare a ritirare 5mila euro dal nostro conto per farci una vacanza con la famiglia, che dobbiamo giustificare cosa facciamo con questi benedetti soldi!

E allora, facendola molto breve, io mi domando: Ma se noi cittadini, che facciamo lavori… chiamiamoli… privati, dobbiamo giustificare ogni singolo movimento ed essere sottoposti ad un controllo tale che in qualsiasi momento vogliono spingono un cazzo di tasto e ci fanno i conti in tasca, ecco, se noi subiamo tutto questo, come mai diventa “SPROPORZIONATO” se vogliamo vedere che cosa fanno loro con i soldi NOSTRI??

La garanzia della privacy per noi non esiste? A quanto pare no…

N.B. Antonello Soro, ex parlamentare PD

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Movimento 5 Stelle e il Dissenso: Questa non è la strada giusta!

21 giovedì Mar 2013

Posted by giacomoroma in Cronaca, Notizie, Politica

≈ 8 commenti

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5*, Beppe Grillo, Cinque Stelle, governo, Grillini, Grillo, Movimento 5 Stelle, notizie, PD, Politica, Rivoluzione

grillo-a-san-giovanni-001 grillo e bambino 3-001Bisogna stare attenti, quello che sta avvenendo non è giustificabile ed è anche poco intelligente da parte di tutti coloro che hanno abbracciato l’idea del Movimento 5 Stelle.

L’attacco che stanno attuando nei confronti di Grillo ormai l’abbiamo visto tutti, è trasversale, e l’unico obbiettivo è quello di spaccare il Movimento e di rendere confusi tutti i cittadini che l’hanno votato.
Il gioco che stanno facendo è molto pericoloso (per noi 5*), e per ora, mio malgrado, devo dire che ci stanno riuscendo.
Ogni giorno, basta accedere alla rete, per essere invasi da notizie  che accusano di incoerenza l’operato dei parlamentari e dei Senatori del 5*, e ciò che mi dispiace, è vedere tutti coloro che gli hanno dato fiducia, ora scannarsi incivilmente nel blog del Movimento e in altri siti o quotidiani on-line. Bè, ragazzi, quest’atteggiamento è da eliminare. IMMEDIATAMENTE!!
Ciò che è successo Sabato alla Camera e al Senato, può essere opinabile da ognuno di noi, ed ognuno ha il diritto di vederla come meglio crede, però bisogna anche mettere a fuoco tutta la situazione generale senza lasciare che a parlare al nostro posto siano gli istinti o l’esasperazione del momento che stiamo vivendo. Vi dico questo perché, per il mio modesto parere, dovreste partire dal presupposto che quest’esasperazione è figlia della condizione creata dal vecchio Governo, un Governo che ha regnato e comandato per più di due decenni. E fin qui certo non c’è nulla di nuovo. Però, per quanto questo sia ovvio a tutti, ho come l’impressione che in molti l’abbiano dimenticato.

Durante gli anni della nascita del Movimento, e soprattutto durante il periodo di campagna elettorale (momento in cui il 5* è esploso su scala Nazionale), l’idea che si è portata avanti, quella principale e fondamentale per la quale più di otto milioni di Italiani hanno aderito a questa nuova realtà, è stata quella di creare un qualcosa di nuovo e potente e, soprattutto, di non negoziabile, di esente da qualsiasi compromesso. Lo slogan primario portato avanti in ogni città è stato: “TUTTI A CASA!”.
E’ proprio sulla base di questo che tantissima gente ha lasciato la strada vecchia per questa nuova e sconosciuta, e in quel preciso istante, ha anche accettato di dire basta e di non concedersi più ad alleanze con nessuno che appartenesse alla vecchia classe politica. E quando si diceva nessuno, si intendeva dire proprio NESSUNO!! O qualcuno pensava fosse tutto uno scherzo? Che forse erano sempre le solite parole buttate lì dal politico di turno che necessitava di voti per le elezioni, ma che poi, una volta superate queste  ultime, si tornava a fare ognuno il porco  del comodo proprio, come era sempre stato? Bè, nel caso in cui fosse andata così, nel caso una parte degli elettori avesse creduto questo, da una parte non li si può biasimare, alla luce di quello che ci stanno insegnando ormai da troppi anni, ma dall’altra bisogna dargli un bello scossone e dirgli: QUESTO AVEVAMO DETTO E QUESTO PORTEREMO AVANTI.  IN UNA SITUAZIONE/CONDIZIONE DEL GENERE NON C’E’ SPAZIO PER I RIPENSAMENTI E PER CHI HA PAURA DI ANDARE PEGGIO; IL DISAGIO E LA SOFFERENZA, HANNO LO STESSO DNA DELLE RIVOLUZIONI! NON ESISTONO RIVOLUZIONI AGIATE E BENESTANTI, E QUESTA E’ UNA RIVOLUZIONE IN PIENA REGOLA!!  

Ecco perché oggi non si può parlare di coscienze che ci deviano e ci fanno venir meno al principio primario che questo Movimento rappresenta, perché senza di esso il Movimento 5 Stelle non sarebbe il Movimento 5 Stelle, e gli otto milioni e passa di cittadini che lo hanno votato, non ci sarebbero mai stati.
E’ sbagliato comunque, a mio parere, usare parole forti e pesanti come “traditori” verso quei neo-Senatori che ci stanno rappresentando e che, certamente, non avranno vita facile all’interno dei palazzi del potere, ma sarebbe altrettanto sbagliato far finta che niente sia accaduto e lasciare che scelte come quelle fatte Sabato, scivolino via senza conseguenze di critiche o confronto all’interno del Movimento. Gli errori, specie quando le persone che si trovano in prima linea ci si trovano da poco – o addirittura per la prima volta -, è matematico che ci siano. Ma quando questi errori non consistono in uno sbaglio di valutazione o di interpretazione, ma sono sbagli che nascono con la consapevolezza di venir meno ad un accordo di maggioranza (quindi raggiunto DEMOCRATICAMENTE) del Movimento, oltre che ad una regola interna dello stesso – sul quale tra l’altro è basato -, bè, allora la situazione cambia. E non si può parlare di tiranni o dittatori, se coloro che hanno di fatto dato vita a questa macchina, ora cercano di tenerne gli ingranaggi sempre ben oleati.
La democrazia interna al Movimento c’è, è viva, e consiste – come in altri partiti – nello scambio di idee, nel confronto, nella valutazione e nella discussione collettiva delle azioni da intraprendere e delle decisioni da portare avanti, cosicché conducano al bene del Movimento e, di conseguenza, , al bene del Paese, poiché è FONDAMENTALE il benessere psicologico del “gruppo” – inteso come Movimento, ovvio – per portare benessere al Paese tramite decisioni sagge, provvedimenti  e leggi  costruttivi e atti al miglioramento. Se viene meno questo benessere generale, allora verrà meno quello del Paese. E noi, quindi, non dobbiamo permettere a nessuno di minare lo spirito d’unione che c’è stato sin dall’inizio.
Questa è una cosa di cui tutti dovremmo renderci conto. 
Si attaccheranno ad ogni minimo appiglio; ogni episodio sarà buono per evidenziare la nostra incapacità, per far risultare le nostre incoerenze, per additarci come dittatori (e traditori), per deriderci come ignoranti. E questo lo faranno con ogni mezzo, anche con la menzogna – come già è accaduto. Non ci sarà mai nulla che andrà bene, questo dobbiamo mettercelo in testa tutti quanti!!
Prendete come esempio proprio l’ultimo episodio – Grasso/Boldrini -; allora, prima eventualità: se Grillo non avesse detto nulla in merito, allora il suo silenzio avrebbe voluto dire che le cose erano state decise così per come sono andate, e di conseguenza  si sarebbe scatenato l’inferno perché sarebbe stato il buffone incoerente della situazione, colui che tanto predicava la “non alleanza” e i “non compromessi” con nessuno, e invece alla prima occasione di voto eccolo lì, a mettere sulle poltrone di Camera e Senato due nomi voluti dal PD. E si sarebbe andati giù a maledirlo, deriderlo e tacciarlo di cialtroneria chissà per quanto tempo. Seconda eventualità: è quella che conosciamo, Grillo s’indigna, possiamo dire s’incazza, e rimprovera duramente i Senatori che sono venuti meno alla regola primaria e fondamentale, quella di non votare assolutamente chicchessia di altre forze politiche, e in più di aver disatteso la volontà di maggioranza (e quindi come vedete non c’è alcuna dittatura ma si è deciso democraticamente!) che nella riunione pre-voto aveva deciso per la “scheda bianca”. Ma dove ha portato anche questa reazione? Ad affermazioni tipo: “Grillo è un dittatore”… “che cosa credeva che davanti ad una scelta Schifani-Grasso i siciliani avrebbero permesso che Schifani tornasse in carica”… “Il Movimento 5 Stelle si è spaccato”… “ormai Grillo ha perso i suoi Senatori”… “siamo solo alla prima votazione e già 15 dei suoi l’hanno abbandonato” etc..
Come vedete non cambia niente tra la prima e la seconda ipotesi, non c’è la scelta giusta da fare, non c’è il buon comportamento, MAI!! Qualsiasi cosa si faccia si verrà criticati, e Grillo verrà continuamente messo in croce, ecco perché non dobbiamo sentirli, e l’unica cosa che dobbiamo fare è portare avanti quella che era la nostra idea principale, con serenità, senza farci prendere dagli allarmismi che gli altri ci creano intorno, e che per di più ci portano a discutere fra noi e ad indebolire, così, il Movimento!!

In ogni partito è accaduto che qualcuno venisse cacciato o costretto alle dimissioni perché aveva commesso qualche cretinata che il Partito non aveva gradito, oppure perché era venuto meno alle regole interne di Partito, ma non mi sembra però che nessuno abbia crocifisso nessuno!!
E invece con noi succede esattamente questo, perché hanno paura e vogliono arrivare a disgregarci!
E’ comprensibile che la gente sia stufa, esausta, esasperata. Che vorrebbe un cambiamento repentino che porti un’ondata di benessere, di lavoro per tutti , ma dobbiamo essere realisti e capire che i processi di cambiamento di una Nazione, non sono possono avvenire dall’oggi al domani, ci vuole del tempo.

Chi ha votato il Cinque Stelle e ora vuole accordi è lui che ha sbagliato a votare, quindi è inutile si lamenti tanto, l’errore non è né di Grillo né del Movimento.
Chi ha votato il Cinque Stelle credendo che quello che si sosteneva in campagna elettorale fosse tutto un gioco, è sempre lui che è fuori strada, e quindi ha veramente poco di cui lamentarsi.
E, in ultimo, chi ha votato il Cinque Stelle, ed ora si trova con la fretta di formare un Governo e accusa Grillo ed il Movimento di immobilità, è lui l’incoerente e se ne può tornare dritto in braccio da Bersani e/o Berlusconi, senza rompere troppo le scatole da queste parti, perché gridare alla battaglia in campagna elettorale, per poi cag..si sotto a votazioni fatte dopo appena 25gg., bè, è veramente un  qualcosa di ridicolo e vigliacco! Quanto vi è durata ‘sta rivoluzione… 20 giorni?? Sveglia,  in venti giorni non si vincono nemmeno le rivoluzioni armate, figuriamoci una  che tanto proclamate debba essere democratica!!

Il Movimento 5 Stelle non scende e non scenderà a patti con nessuno, non darà fiducia ad alcun Governo, per il semplice fatto che è nato in base a tali motivazioni e propositi. Qualora questo Movimento disattenderà uno di  questi due principi, non avrà più motivo di esistere e in quel caso – solo in quel caso – potrà essere additato come Movimento di propositi falsi e incoerenti.
La non formazione di un Governo persiste in quanto il Governo che vuole essere creato è un Governo PD, e cioè appartenente alla vecchia classe politica che il Movimento è nato per combattere ed eliminare. Non c’è incoerenza e non c’è immobilità, c’è soltanto il desiderio di ripulire Camera, Senato ed ogni altro Palazzo di potere da tutto ciò che l’ha occupato negli ultimi trent’anni. Molto probabilmente non è ancora il momento, ci vorrà ancora del tempo, ma ormai il processo di rinnovazione è cominciato, chi non vuole farne parte è pregato di uscire dalla porta di servizio, grazie.

Saremo ben lieti di poter dire di aver fatto tutto da soli….

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Stefano Cucchi, uno di NOI!!

17 giovedì Gen 2013

Posted by giacomoroma in Ingiustizie, Le Verità, Morti di Stato, Notizie, Riflessioni

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carceri, Ilaria Cucchi, lo Stato che uccide, notizie, omicidi, Stato, Stefano Cucchi

Questo è Stefano al momento del suo arresto, dopo sei giorni, ripeto, sei giorni, i familiari lo rivedranno soltanto da morto all'obitorio!!

Questo è Stefano al momento del suo arresto, dopo sei giorni, ripeto, sei giorni, i familiari lo rivedranno soltanto da morto all’obitorio!!

Questo invece è lo spettacolo che si presenta agli occhi dei familiari quando le autorità glielo "riconsegneranno"! Fate voi!

Cos’è che si può ancora dire, o urlare, o fare per vomitare la propria indignazione e il proprio disgusto verso chi dovrebbe assicurare “verità” e “giustizia”?
Eh già, mi chiedo cosa si può fare perchè tutto ciò che si fa, alla fine, è tristemente inutile, e non perchè non ci si impegni per ottenere quello che poi dovrebbe essere di diritto, come la verità, ma perchè è sempre più chiaro quanto Noi Popolo, Noi Cittadini, contiamo meno di niente quando ci troviamo di fronte ai cancelli chiusi di questo Stato ignobile e corrotto!
Quest’entità, composta da Senatori, Ministri e Presidenti, da Strutture di Soccorso e Polizie, che dovrebbero salvaguardare i nostri interessi, prendersi cura di noi e difenderci da chi vuole noucerci – oltre che darci l’esempio -, si prende ormai gioco di noi e lo fa in un modo così sfacciato da lasciarci sconcertati – oltre che impotenti -, lo fa anche quando le evidenze sono talmente palesi che non servirebbero Giudici e periti per raccontarci la verità, quella stessa verità che dovrebbe portarci giustizia, e, con essa, quel minimo di pace nel cuore che nasce soltanto quando si ha la certezza che chi si è arrogato il diritto di strapparci via un fratello, o un figlio, sia finalmente condannato a pagare per ciò che ha fatto. E questo discorso non si lega alla misera ed effimera sete di vendetta, che avrebbe ben poco di consolatorio dinanzi alla terribile perdita di un così grande affetto, ma va invece a trovare posto nell’umanissimo desiderio di sentirsi protetti, capaci di reagire attraverso la legge, di non sentirsi lasciati soli e abbandonati nei momenti più tragici che una persona, anzi, una famiglia possa attraversare, soprattutto quando certe tragedie vengono provocate proprio dalla parte malata, deviata di coloro dai quali ci aspettiamo solidarietà e protezione!

Stefano era una di noi, un ragazzo normale, sicuramente fragile, un ragazzo che nella sua fragilità aveva purtroppo trovato la sua croce, ma non per questo Stefano era un delinquente, o una persona cattiva e violenta come vorrebbe farci credere chi vuole discolparsi, chi vuole scrollarsi di dosso le proprie responsabilità per averlo UCCISO; ed è infatti inutile che queste persone – dottori, carabinieri e poliziotti penitenziari – continuano a scaricarsi le colpe l’uno con l’altro, perchè per quanto mi riguarda, e per quanto riguarda tanta altra gente come me, le responsabilità di questo delitto, a vario titolo, ce le hanno soltanto loro, tutti quanti !!

Ciò che lascia sgomenti è assistere ad una storia dall’itinerario semplice e lineare, trasformata con evidenti e ridicole forzature in un caso intricato, così complicato da non riuscire – secondo loro – ad individuarne i responsabili.
Ma c’è di più, perchè a tutto lo schifo che è stato fatto, a tutte le bugie, le coperture, le omissioni operate dalle forze dell’ordine e dai dottori del S.Pertini nell’ovvio intento di nascondere la schifosissima ma evidente realtà, ci si è aggiunto un qualcosa di ancora più squallido e deludente, e cioè l’intervento di un tribunale presieduto da Giudici che anzichè punire, condannare e oserei dire disintegrare quelle parti tumorali dello Stato che stanno ammalando e mettendo in discussione tutto il resto, hanno invece protetto e lasciato impunito chiunque abbia avuto chiara responsabilità nell’omicidio di Stefano.

E’ stato incredibile – per usare un eufemismo – ritrovarsi davanti alla TV e ascoltare il telegiornale che ci dava questa notizia: “Il Tribunale di Roma emette la sentenza per il caso Cucchi, con la quale afferma che Stefano è morto per inedia, e cioè per mancanza di cibo e liquidi! Che i lividi da lui riportati sul corpo sono compatibili sia con una caduta che con un ipotetico pestaggio, ma che non è possibile affermare con certezza che i stessi siano stati provocati dall’una o l’altra causa”.
Motivazioni terribilmente assurde ed evasive! Come può la famiglia accettare una sentenza del genere? Anzi, come può accettarla l’Italia intera? Vorrebbe dire lasciarsi prendere per idioti, e lasciare passivamente la possibilità allo Stato di mettersi le cose a proprio comodo ogni qualvolta gli faccia comodo. Un giorno potrebbe capitare ad ognuno di noi di dover attraversare una tragedia come quella che è toccata al povero Stefano e alla sua famiglia, e anche se questa prospettiva è tremenda e nessuno vuole vederla come un qualcosa di così vicino, dobbiamo essere realisti e razionali ed accettare il fatto che tutto può succedere e a chiunque. Quindi Stefano merita giustizia così come la vorrebbe ognuno di noi, perchè è stato ucciso un ragazzo di 30 anni, e questo nessuno deve dimenticarlo!!

Partiamo almeno noi dalla realtà, visto che sembra che chi dovrebbe occuparsene si prodiga in fantasie; cominciamo quindi col dire una cosa talmente semplice che sembra praticamente banale essere qui, costretti a farla notare: Avete visto tutti la faccia di Stefano al momento dell’ingresso in carcere?? Ecco, se non l’avete vista la potete guardare nel riquadro di questo post, perchè la foto che vedete è quella del suo arrivo in matricola, per essere più chiari… è la sua foto segnaletica! L’avete vista poi, invece, la foto del suo viso sul tavolo dell’obitorio sei giorni dopo il suo arresto? E insieme a quella del suo viso, anche quelle che riguardano il suo corpo martoriato dagli ematomi, sempre sullo stesso tavolo maledetto? Se qualcuno ancora non le avesse viste, scrivete soltanto il nome “Cucchi” su Google, e poi continuate a leggere, perchè dovete rendervi conto di cosa si parla!!
Attenendoci perciò non chissà a quale complicata teoria, non chissà a quali particolari tecniche investigative, ma alla semplice, cruda, lampante realtà, potrebbe quindi spiegarci la BASTARDISSIMA CORTE quale cazzo di luminare medico legale occorre per capire che Stefano è stato oltraggiato, distrutto, massacrato di botte durante il tempo che va dal momento del suo arresto a quello in cui la famiglia se lo è ritrovato sul tavolo di un obitorio??
Ma cosa ci vengono a raccontare? Che è caduto?? Ha ha ha… scusate, passatemi il sorriso ironico, ma veramente vogliono offendere la nostra intelligenza e prendere per idioti gli Italiani interi e soprattutto i familiari di Stefano, che con tenacia e dignità stanno lottando con tutte le loro forze per ottenere ciò che la Giustizia Italiana dovrebbe automaticamente, spontaneamente, doverosamente dare loro? Giustizia e verità per Stefano, e punizione e carcere agli assassini!!
Una caduta???? A me sembrerebbe piuttosto un incidente stradale con un Autotreno!!! Ma scherziamo davvero?!?!!!

Mi scuso, ma veramente diventa facile farsi prendere dai sentimenti ed incazzarsi parlando del caso di Stefano, perchè è tutto così assurdo. E’ disarmante trovarsi al cospetto di coloro dai quali ci si aspetta il pieno appoggio e la nostra stessa rabbia, e ricevere invece soltanto porte in faccia, bugie, omissioni e prese in giro. A volte provo a mettermi nei panni della Famiglia di Stefano e mi viene una rabbia che non so descrivere, la rabbia di chi si sente impotente, di chi non sa da dove cominciare perchè tutti quelli che dovrebbero prenderti per mano e dirti “vieni qui, che adesso gli facciamo il culo a questi assassini con la divisa!”, ti remano invece contro. Immagino tutti loro entrare in Tribunale, un posto nel quale dovrebbero essere la perte lesa, coloro i quali dovrebbero essere supportati sotto ogni punto di vista; a livello umano, spiritualmente, e spronati ad essere forti e fiduciosi nel fatto che chi ha commesso questa mostruosità la pagherà cara, la pagherà come qualsiasi altro assassino esistente, senza distinzioni, senza favoritismi; dovrebbero essere rassicurati del fatto che una divisa – da poliziotto o carabiniere che sia – perde qualsiasi potere, qualsiasi influenza quando l’uomo che la indossa commette un assassinio, e anzi, proprio perchè quella divisa doveva essere una garanzia di civiltà, di lealtà, di imparzialità, di correttezza, di SICUREZZA e PROTEZIONE, ebbene, proprio per questi motivi la punizione sarà maggiormente severa, perchè quell’uomo – anzi, quegli uomini – nel momento in cui aveva in custodia Stefano, doveva rappresentare la sua garanzia, anche e soprattutto a livello di incolumità! E invece Stefano è morto in mano loro e per mano loro, e a noi, che le cose non stanno così, non ce lo può venire a raccontare nessuno, neanche una Corte D’Assise omissiva e corrotta!!
Guardo Ilaria e vedo una persona magnifica, vedo una grande sorella che continua a lottare contro tutto e tutti, senza arrendersi, a testa alta, perchè sa qual’è la verità, perchè sa che quel fratello che amava se n’è andato per mano di terze persone, in modo materialmente attivo, e non per negligenza di quattro dottori che si, hanno anch’essi piene responsabilità in altre direzioni, ma che non sono stati causa diretta di questa tragedia, perchè se Stefano non fosse stato pestato, tanto per cominciare, al Sandro Pertini non ci sarebbe mai arrivato!!!

Mi viene da considerare i casi di Melania Rea, della piccola Sara Scazzi, di Meredith Kercher, e allora mi chiedo come mai passano anni ed anni e per questi casi le indagini continuano, sempre, in tutte le direzioni; ci sono colpi di scena, cambiamenti delle versioni stesse, si percepisce comunque la volontà di arrivare ad una verità certa, reale, e per questo non si molla la presa, neanche quando si sbaglia. Si va avanti, e per molto meno rispetto alle chiarezze lampanti che si manifestano nel caso Cucchi, gli indagati non si mollano finchè non appare chiaro che le responsabilità vengono meno.
E allora non si può fare a meno di incazzarsi e rimanere delusi, di sentirsi abbandonati e presi in giro; non si riesce più ad avere fiducia in queste Istituzioni e in uno Stato che ci umilia e si prende gioco di noi, anche dinanzi alle evidenze e quando la posta in gioco è la VITA, la vita di nostro figlio, di nostro fratello, del nostro miglior amico; la vita di un ragazzo che non conosciamo ma al quale non possiamo fare a meno di voler bene, perchè Stefano era un ragazzo di 30 anni che aveva tutta la vita davanti, e perchè Stefano, con tutti i suoi problemi, aveva ancora un sorriso grande così, e nessuno doveva o poteva prendersi il diritto di spegnerlo!

Stefano Cucchi, ucciso a 30 anni dalla POLIZIA, ucciso da chi doveva curarne solo la custodia, e ucciso per la seconda volta in TRIBUNALE DAI GIUDICI CHE DOVEVANO RENDERGLI GIUSTIZIA!!!!

STEFANO CUCCHI, ASSASSINATO DALLO STATO!!!

STEFANO CUCCHI…. UNO DI NOI!!!

CIAO STEFANO!!!

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