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carcere, Destino, detenuti, Giudizio, giustizia, indifferenza, invisibili, poesia, riabilitazione, riscatto
Vedo tante passeggiate dentro all’arie confinate,
chilometri percorsi sempre dentro ai stessi posti.
Limitati in una cella, o dentro ‘n campo de pallone,
famo score questa vita affibbiannoje ‘n valore.
Dentro a ‘sti cori ‘n po’ piegati,
c’è ‘n passato de reati.
Tutte vite co’ ‘na storia,
de cui ‘a gente ‘n vo’ conosce ‘a memoria.
A tanti basta giudica’ co’ sufficienza pe’ scaricasse ‘a coscienza.
Nu’ lo sanno che i reati c’hanno origini e antenati.
A ‘ste persone vorrebbe daje l’occhi mia,
pe’ levaje ‘sta miopia,
guarderebbero ai problemi co’ sentimenti più sereni.
Io stò imparanno a spese mia,
che giudica’ a occhi chiusi è ‘na follia.
Semo l’argine franato,
de ‘n’esistenza ‘n precariato.
Droghe, vite d’espedienti e problemi famiari,
ponno esse stati parti in causa de ‘sti mali,
e quanno dici “ognuno reagisce a proprio modo”,
te senti risponne “er monno è bello perché è vario”.
Però è solo ‘n’ipocrisia,
perché come sarta fori er detenuto,
‘a comprensione diventa ‘n’utopia.
Mò ‘n vojo dì che tutti sono uguali,
ma certa gente aiuta a compromette l’ideali.
Si c’è ‘n Sistema ‘nvece, che propio nun comprendo,
è parte dàa giustizia e er suo malato accanimento.
Ce so’ guardie carcerarie, divise tra sensi onnipotenti e frustrazioni devastanti.
Se dovrebbe fa’ de ‘ste carcerazioni,
tempi e sistemi utili a riabilitazioni.
‘Nvece funziona tutto all’incontrario,
e er carcerato n’esce solo più cattivo e più ‘nvecchiato.
Ma noi qui dentro poi s’abituamo,
è questo er vero guaio… ciò che semo dentro nun è ciò che diventamo.
Tra pianti soppressi e sentimenti disconnessi,
l’animo nostro se ‘ndurisce, e la rabbia torna a cresce.
Semo nati da ‘na stella capricciosa che c’ha messo a dura prova,
co’ ‘n destino già segnato contro er quale noi lottamo.
In ogni caso ‘n s’arendemo, continuamo a nu’ mollà,
perché de ‘na cosa semo certi… tutto questo ‘n giorno finirà!!! Giacomo P.
frammentidisabrinaesse ha detto:
Meraviglia.
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giacomoroma ha detto:
Grazie Sabry, un abbraccio… 😉 🙂
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frammentidisabrinaesse ha detto:
A te !
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sherazade ha detto:
oh ma questo era prima (ma prima di quando?) adesso (adesso?) andrà tutto a posto. Amnistia evvia 😦
sherazade
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giacomoroma ha detto:
Ciao Shera, per quanto riguarda il periodo a cui si riferisce questa Poesia – se così posso permettermi di chiamarla, non voglio certo sminuire la categoria con le mie stupidaggini -, parliamo della mia ultima sventura in carcere, durata 4 anni (2007-2011) e per la quale ho sofferto veramente tanto e più di tutti i miei altri guai. Quindi posso dirti che forunatamente non mi serve né indulto né amnistia.
Voglio precisare, Shery – nonostante non la consideri assolutamente una giustificazione -, che non sono un criminale, e con questo intendo dire un delinquente seriale incline al reato per questioni di gusto e ricerca di sostentamento attraverso il crimine.
Io ho avuto serissimi problemi di droga, e nonostante molti perbenisti – con i quali mi sono scontrato più volte, e non per difendere me, ma sistematicamente per dire la mia su stronzate enormi che leggevo indirizzate ad altri – direbbero che anche la droga è una colpa, a seguito del fatto che usarla è una libera scelta, io posso dirti che invece non è così. O meglio, è una scelta, ma una scelta circondata da molteplici situazioni e centinaia di fattori esterni e, soprattutto, interni – e con questo intendo dire interiori.
Quindi, per tornare all’argomento principale, posso dirti che tutti i problemi che ho avuto con la legge, tutte le esperienze brutte e detentive che ho attraversato, sono legate a doppio filo con la dipendenza e la disperazione che ne consegue.
Oggi sto molto meglio, ma ancora combatto, e voglio dire una cosa esprimendola come un grande ringraziamento diretto a tutte le persone intervenute come te, oggi e in passato; e cioè che la mia lotta, la mia forza di volontà e il fatto di credere un poco di più in me stesso, lo devo anche a tutte quelle persone come te, appunto, hanno lasciato un loro pensiero in supporto alla mia battaglia in altri post che trattano l’argomento e che si trovano in questo stesso blog. Il sentire vicine queste persone, senza in realtà neanche conoscerle, ha significato tanto per me, perchè quando ti abitui a frequentare e conoscere soltanto un determinato genere di persone, con il tempo poi tendi a dimenticare che invece ne esistono tante migliori, e questa riscorperta per me, è stata di enorme supporto.
Questo è uno dei motivi per cui continuo a mettere pezzi di me e della mia vita qui, pubblicamente e senza nessuna vergogna! E quando ci sono critiche o incontro pregiudizi io sono qui, disposto a discutere e confrontarmi, perchè sono consapevole che esiste l’altro lato della medaglia.
Voi siete diventati parte della mia forza, e per questo vi ringrazio di cuore… tutti.
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sherazade ha detto:
Ti ringrazio del tuo esseti aperto tanto con me, con noi, ma il mio commento voleva essere ironicamente amaro, per la situazione delle carceri italiane a dispetto di molti proclami. Una decina di anni fa e per svariati anni una domenica sì e l’altra pure alcune compagne della sinistra (quando c’era ancora traccia) ci occupavamo dei bambini in carcere con le prprie madri. Questa sì è un’altra vergogna. Li tenevamo tutta la giornata non fosse altro che per andare allo zoo (in bio parco – sempre costrizione è -) oppure nel calore delle nostre case.
Dunque non volevo essere sommaria.
sheraprestobuonWE
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francesconigri ha detto:
Non smettere mai di scrivere.. un caro abbraccio
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giacomoroma ha detto:
Grazie Francesco, davvero. Un abbraccio grande anche a te. Passa un buon fine settimana…
Giacomo.
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darkvampirella ha detto:
Lasciami dire che tu hai una dote meravigliosa, quella di far vivere le tue emozioni attraverso le parole.
Grazie di essere passato da me, mi ha fatto conoscere questo angolo di rete dal quale è difficile staccare gli occhi.
Ti auguro il meglio!
A presto! 🙂
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giacomoroma ha detto:
Ciao dark, grazie per le tue parole, sei stata molto carina – e gentile. Sono felice che ti sia piaciuta questa Mia, e ancora di più lo sono per il fatto che sia riuscito a trasmetterti qualcosa attraverso di essa.
Purtroppo a volte la vita è anche questa, e se non lasci che ne emerga soltanto il lato peggiore, allora certi periodi possono insegnarci più di quanto avremmo mai imparato.
Filtra ogni momento della tua vita, e trattieni con te solo ciò che ti ha costretto a riflettere. Perché è lì che troverai ciò che ti permetterà di non sbagliare di nuovo, e farà di te una persona migliore. Sempre di più… un pezzetto per volta.
Ciao carissima, passa un buon fine settimana. Ti ringrazio ancora per essere passata di qui, e grazie davvero di cuore per il tuo augurio!
Con Stima…
Giacomo.
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Trutzy ha detto:
Ciao, ho visto che stai seguendo il mio blog, spero di portarti un po’ di serenità. E’ giusto che chi ha sbagliato paghi ma anche che il carcere italiano rispetti i diritti umani come chiede l’Europa. Conosco dei colleghi che hanno insegnato in carcere, mi hanno raccontato che è stata una bella esperienza, che li ha fatti crescere umanamente. Io spero che, a differenza di quello che dice la tua poesia, tu possa diventare una persona migliore, scontare la pena e fare una vita onesta. Io scrivo sul blog della felicità e sono sicurissima che per essere felici bisogna essere onesti!!!
Ciao ed in bocca al lupo!
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giacomoroma ha detto:
Ciao Trutzy, ti ringrazio per ciò che hai scritto e… cosa dire…?
Esattamente come mi hai raccontato – dei tuoi colleghi -, le persone che passano per il carcere portando insegnamento o competenze mediche (dottori, infermieri, educatori, psicologi, Ass.Sociali etc.), se lo fanno con passione e dedizione, allora porteranno via con loro qualcosa a livello umano. Una crescita, come dicevi… un arricchimento. Ma il controsenso sta proprio qui: saranno loro a portar via qualcosa in più, quando invece dovrebbero essere – quantomeno ANCHE – i detenuti a ricevere insegnamento, ad essere accompagnati verso una riabilitazione, una rieducazione. D’altra parte è questo che dice la nostra Costituzione, no?
Voglio precisare che non è certo colpa dei tuoi colleghi se questo non accade, o se non è accaduto nel periodo in cui loro hanno insegnato dentro quelle mura, ma è invece colpa del fatto che gente come loro, che ci mette passione, ce n’è davvero pochissima, e quella poca che c’è, è anche numericamente ridotta all’osso nelle carceri. Di conseguenza ciò che si dovrebbe fare, il lavoro e le responsabilità che le carceri dovrebbero assumersi nei confronti degli onesti cittadini, e dei detenuti stessi, non vengono nemmeno sfiorate.
Sono consapevole che la poesia che ho scritto sa di negativo e pessimista, e magari sembra quasi che io contesti in toto il Sistema carcerario giustificando chi delinque. Bè, voglio precisare che non è così, o meglio… lo è in parte. Nel senso che il Sistema si, lo rinnego in tutto e per tutto, ma questo non vuol dire che giustifico la delinquenza.
Il mio è un urlo di ribellione, è soltanto lo schifo che ho visto e che ho vissuto… e che non dovrebbe esistere!
Nelle carceri – a differenza della tendenza al comune pensiero – non sono tutti omicidi, stupratori, mafiosi etc. C’è tanta gente che ha sbagliato, questo si, ma come dico nella poesia “a tanti basta giudica’ co’ sufficienza pe’ scaricasse ‘a coscienza”, e così si fa molto presto a dire “se sta in galera si vede che è un delinquente, quindi è lì che deve stare. Di che si lamenta”?
Giusto, è lì che bisogna stare quando si sbaglia, ma ricordiamoci sempre che nella vita sbagliamo TUTTI, e (mi auguro di no)potrebbe capitare a TUTTI di fare una stronzata e trovarsi in un gran casino, un giorno. Non a noi? Magari a nostro fratello, nostro figlio, nostra madre… non si può sapere. MAI!
E allora quel che dico non è che non bisogna pagare, ma che bisogna essere reindirizzati per poter ricominciare, perchè TUTTI hanno diritto ad un’altra possibilità. Una grandissima percentuale di chi delinque una seconda ed un terza volta, è causata proprio dall’assenza totale di supporto e rieducazione nel momento in cui sconta la sua pena e paga il suo errore.
Niente lavoro (per la STRAGRANDE maggioranza dei detenuti, non credete a ciò che mostrano in televisione!), niente sane occupazioni, niente supporto psicologico, niente considerazione, niente di niente! I detenuti vengono lasciati all’ozio 22 ore a giorno, e il Sistema Penitenziario è il più arrogante e prepotente che si possa trovare tra le forze dell’ordine.
Di cosa vogliamo che parlino tutto il giorno dei cani rinchiusi in gabbia che non si conoscono l’uno con l’altro, e l’unica cosa che hanno in comune è la strada i reati e la droga?? Capisci cosa vuol dire quando si parla di “Scuola del Crimine”?
Entri delinquentello disagiato, ed esci criminale! Queste sono le nostre carceri!!!
Scusami per la filippica Trutzy, era solo per parlare un pò. Per il resto ti ringrazio tantissimo per il tuo passaggio da queste parti, rispondo “crepi” al tuo im bocca al Lupo, e ti ringrazio di nuovo anche per le cose che hai scritto.
Certamente verrò a sbirciare meglio dalle tue parti, e con piacere.
Ciao carissima, buon inizio settimana…
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